Il mio pappagallo becca, cosa posso fare?
Uno dei problemi comportamentali più comuni nei pappagalli è quando beccano. Ci sono molte possibili cause per il comportamento errato nel beccare, ma raramente questo accade perché il pappagallo è “arrabbiato con noi” o per “ottenere qualcosa”.
I proprietari di psittacidi devono consultarsi con il loro veterinario aviare e un comportamentista per definire il problema. Bisogna studiare, comprendere ed interpretare in modo corretto affinché si possa modificare il comportamento errato. Questo richiede pazienza, costanza e dedizione e non esiste alcuna soluzione rapida per la maggior parte dei problemi comportamentali.
La maggior parte dei pappagalli non hanno indole aggressiva. Ma è la situazione che porta a un comportamento aggressivo. Questo può essere scaturito dall’ambiente o la manipolazione errata del pappagallo , che porterà anche solo una volta a una beccata.
Se non si tratterà in modo appropriato quel singolo caso, questo potrebbe divenire un comportamento quotidiano.
Il pappagallo può beccare per difesa o se provocato da un comportamento errato come :
– sovraccarico di ansia o eccitazione
– influenza ormonale o stagionale (es. difesa del proprio territorio)
– difesa del proprio cibo (alimento)
– situazione di pericolo, confusione
– problema di salute (es. frattura o malattia)
Purtroppo a volte, beccare è una forma dotta di comunicazione per il pappagallo.
In natura i pappagalli sono animali preda. Quindi raramente sono aggressivi se non si sentono minacciati. Eppure molti proprietari dicono “il mio pappagallo mi becca senza nessuna ragione”. Non è cosi, indubbiamente il vostro pappagallo ha una valida ragione per beccare, ma noi non la percepiamo. Ancora oggigiorno il linguaggio dei pappagalli è “sconosciuto” e difficilmente comprensibile per noi, che adattiamo le nostre abitudini a quelle degli animali (come la richiesta d’affetto). Bisogna quindi mettersi nei “panni del pappagallo” per capire qual è stato il meccanismo che ha fatto scattare il bisogno di “beccare”.
Molto utile in questi casi è tenere una agenda dove scrivere i momenti e comportamenti che portano il pappagallo a beccarci . Ambiente, situazione, ecc:
– chi era presente nella stanza
– preso di forza per uscire o rientrare in gabbia
– eri di fretta perché in ritardo al lavoro
– dopo che ti sei dipinta le unghie
– quando cerca di salire sulla vostra spalla
– solo nel periodo primaverile
– nuovo taglio di capelli , baffi o barba
– vestiti indossati
Tutto va annotato anche i più piccoli particolari. Tutto questo può portarci con il tempo a visionare nell’insieme qual è il punto focale che potrebbe portare il nostro pappagallo a beccare. In questo modo si può procedere per affrontare il problema in modo definitivo evitando di ricreare le situazioni che possono portare il pappagallo a beccare.
Comprendere le nozioni di base per la “conduzione nei pappagalli”
Il comportamento è una risposta a una situazione. Il nostro lavoro come proprietari di pappagalli è di guidare in modo corretto il volatile a rispondere adeguatamente alle situazioni che incontra.
La formazione di base si concentra sul dare al nostro pappagallo gli strumenti necessari per rispondere in modo appropriato per l’ambiente innaturale in cui vive (cattività).
Dobbiamo sempre ricordarci di come le nostre azioni e risposte, influiscono sul comportamento del pappagallo. Spesso noi rafforziamo inconsciamente un comportamento che NON vogliamo il nostro pappagallo detenga.
Un esempio semplice e spesso errato, è quello di gridare, perdere la pazienza e avere un atteggiamento negativo quando veniamo beccati. Questo può diventare un’azione che rafforzerà la beccata, soprattutto se l’attenzione si è concentrata sul pappagallo subito dopo la beccata, ed è stata l’unica attenzione che gli abbiamo dato di recente.
Il rinforzo positivo è il sistema migliore per insegnare al pappagallo il comportamento corretto o più appropriato.
La punizione o un comportamento aggressivo (es. colpiamo, abbandoniamo, rinchiudiamo, urliamo….) spesso promuove solo ulteriormente un comportamento negativo.
Il nostro obiettivo con ogni pappagallo è invece quello di favorire un rapporto di fiducia.
Una delle cose più importanti da ricordare quando si detiene un pappagallo qualsiasi, sia esso nel corso di formazione di base, durante un tentativo di correggere un problema esistente o nel tentativo di prendere o riporre in gabbia, è che gli uccelli sono animali molto sensibili ed empatici.
Essi rispecchiano le nostre emozioni. Pertanto è indispensabile fare queste cose nella totale calma, sicuri e senza esitazioni. Se siete ansiosi, arrabbiati, impauriti .. lasciate perdere in quanto non otterrete nulla.
Se siete alle prime esperienza con un pappagallo, uno dei primi passi da apprendere è quello di “leggere”, apprendere ed imparare il linguaggio del corpo del vostro pappagallo. Ogni specie è leggermente differente, e anche all’interno della specie ogni pappagallo può essere diverso. Tuttavia questi comportamenti sono di solito coerenti in varie specie di pappagalli.
Esempio :
– un pappagallo in relax : le piume saranno abbassate e rilassate, magari leggermente arruffate. Riposa tranquillamente in gabbia o sul trespolo, occhi semichiusi o chiusi, o poggiato su una sola zampa, un tremito lieve e lo scuotimento della coda, o il lisciarsi il piumaggio, questi sono tutti indicativamente segni di rilassamento.
– un pappagallo aggressivo o eccitato : piume erette sul corpo e soprattutto sul capo, sollevate, occhi vigili e contrazione e dilatazione della pupilla, sono segni di agitazione. Spiegamento ali, ondeggiamento corpo avanti ed indietro e becco semiaperto e proteso in avanti con la loro totale mole (per apparire più grandi) , indicano eccitazione o aggressività.
– un pappagallo timoroso o stressato : eretti in modo rigido con le piume appiattite contro il loro corpo, ali leggermente arretrate leggermente discoste dal corpo come in preparazione al volo. A volte anche l’alternare il peso su una zampa sola in avanti ed indietro, sono segni di stress o agitazione.
Comprendere il linguaggio del corpo del pappagallo e la situazione , prima di richiedere fiducia e rispetto, è la cosa fondamentale se vogliamo avere buon rapporto con il nostro pappagallo.
Un pappagallo che sta mangiando la propria noce, potrebbe non ascoltarvi né darvi attenzioni in quel momento e se importunato molto più probabile che vi becchi. In caso vogliate distogliere l’attenzione dalla noce perché l’attesa non vi è possibile (es. urgenza di rimettere il pappagallo in gabbia), è utile usare delle distrazioni per portare il pappagallo di nuovo a concentrarsi su di voi e le vostre richieste (es. gioco). L’obbiettivo è quello di creare un rapporto di fiducia tra voi e il pappagallo. Non di essere il “capo” del vostro pappagallo.
E’ essenziale avere delle aspettative realistiche sul vostro pappagallo, senza pretendere la nostra “non pazienza”. Ogni pappagallo ha la propria personalità e limitazioni. Alcuni pappagalli possono avere problematiche ormonali per 1-2 mesi ogni ciclo annuale, pertanto in questi periodi potreste non essere in grado di interagire come quotidianamente abituati. Alcuni pappagalli vengono allevati in malo modo pertanto non socializzati né alle persone, contatto, né alle situazioni differenti nell’ambiente (coperte, tappeti, tende, ecc..) pertanto ci si può trovare un pappagallo con fobie e parure da risolvere che richiederanno anni .
Non si può esigere né pretendere di risolvere queste problematiche in poche settimane, né mesi. Aspettative non realistiche porteranno solo al fallimento e vostra frustrazione.
Formazione base
Se il pappagallo è appena arrivato da voi ci vorrà tempo iniziale per studiarsi a vicenda.
Per questo vi rimetto al capitolo iniziale : Le prime fasi dell’Addomesticamento di un Pappagallo
Per prima cosa è importante mantenere il controllo del vostro pappagallo e per fare questo è essenziale stabilire un rapporto positivo. Un pappagallo che non vuole o ha paura di salire sulla vostra mano, questo diventerà un limite nella gestione. Tutti i pappagalli senza distinzione specie ed età, dovrebbero essere in grado di eseguire il primi passi semplici, quale “sali”, “scendi”.
Questi “comandi” si eseguono chiari e in modo coerente, senza esitazioni. Questo affinché al vostro pappagallo siano chiari, e non confusi sulle vostre richieste.
Quindi “su” e mano ferma, palmo rivolto verso noi e dita rigide, sicure. Incertezza non fa altro che essere captato dal pappagallo che avrà solo maggior paura e ansia. Mantenete sempre il contatto visivo con il pappagallo ed avvicinate la mano in modo sicuro, controllate il suo linguaggio del corpo e non perdete il contatto quando salirà sulla mano.
Questo esercizio si potrà fare più volte al giorno, e acquisita la fiducia si può mettere le mani alternate ad altezza, tipo a “scala per permettere di salire o scendere il pappagallo secondo la nostra richiesta. Dopo ogni esercizio compiuto in modo ottimale, ricompensate il vostro pappagallo con una leccornia o un complimento. Questi esercizi devono essere fatti solo se il pappagallo è tranquillo e ben disposto, fiducioso e noi non siamo nervosi, agitati o turbati. In questo caso è bene prendere qualche minuto prima di dare qualsiasi comando o eseguire qualsiasi esercizio. Prima recuperate il vostro equilibrio, solo dopo potete pensare di portare avanti qualcosa con il vostro pappagallo.
Nella maggior parte dei casi sconsiglio sempre di far apprendere al pappagallo a stare sulla vostra spalla. I pappagalli sono curiosi, trovano spesso interesse nei capelli, occhiali, orecchini, occhi, bocca , ecc.
Dire “no” è un ottimo incentivo per riprovare … quindi evitate poiché il “dramma” per il pappagallo è solo motivo di ricominciare. Se il pappagallo sarà inoltre eccitato o agitato, si rischia una beccata seria al volto. Stare sulla spalla per il pappagallo è un modo di stare vicino e comunicare, questo pero’ significa anche che in caso percepisca un pericolo (es. entra in stanza un’altra persona sconosciuta o non gradita) il pappagallo potrebbe beccarvi per istinto di guidarvi lontano dal pericolo.
Per questo è utile ed importante insegnare al vostro pappagallo stare sul braccio. In questo modo dalla vostra spalla, il comando “scendi” , protendendo il braccio lievemente piegato in avanti, lo fate accomodare sul braccio o mano. Questi esercizi vanno ripetuti con calma e per mesi, fino quando il vostro pappagallo comprende il comando. Con costanza e dedizione imparerà le regole di base.
Per meglio eseguire questi esercizi si può ricorrere a una stanza neutra, usando un trespolo. Questo fa si che non viene percepita come propria casa e territorio né il locale dove soggiornate, né la gabbia. Gabbia, giochi e anche persone che sono o possono essere distrazione al vostro pappagallo non dovrebbero essere nella stanza in modo visibile. Tutti i membri della famiglia dovrebbero fare e partecipare in modo eguale e in questo modo sarà più facile per tutti interagire in modo positivo con il pappagallo. Tutti in famiglia dovrebbero essere coinvolti in questa pratica.
Portare il vostro pappagallo a legare con una sola persona in casa potrebbe nel tempo sfociare in problemi con aggressività verso gli altri .
Che cosa succede se si ha paura o si è nervosi di una beccata da parte del vostro pappagallo?
Siete stati beccati e non siete sicuri di come iniziare di nuovo? Il vostro pappagallo è stato confinato in gabbia per gli ultimi mesi perché non era possibile farlo uscire in modo sicuro? Mentre il secondo è più complicato, siamo in grado di superare questi ostacoli con un po’ di pazienza e dedizione.
Se siete in grado di far uscire il vostro pappagallo dalla gabbia senza stress né forzature, potete cominciare a lavorare sul comando “su” usando un semplice allungo (bastone). E’ bene iniziare lavorare su queste tecniche in ambiente sempre neutro.
Inizialmente sarà necessario permettere al vostro pappagallo di prendere confidenza con il bastone soprattutto se si tratta di un oggetto completante nuovo nella sua vita
Adagiate il bastone a terra o nella gabbia e lasciate che il pappagallo possa interagirvi sempre con i suoi tempi. Con il tempo allungante il bastone affinché le sue zampe prendano confidenza, lasciate che salga o ridiscenda a seconda del suo bisogno di scoperta. Quando fa un passo sopra il bastone, ricompensatelo con qualcosa di ghiotto o tramite una lode. Quando raggiunge il bastone con la zampa aggiungete sempre il comando “su” per poi ricompensarlo. Quando avrete acquisito padronanza di questo, si potrà pensare di cominciare ad sollevare il bastone di qualche centimetro. Premiate sempre per ogni nuova realizzazione della sequenza con lode o alimento (rinforzo positivo).
Se non riuscite ancora a portare il pappagallo fuori dalla gabbia, allora al momento non siete in grado di lavorare su questi esercizi. Innanzitutto va intensificata la fiducia. Come precedentemente scritto vi rimetto per i passi iniziali all’articolo Addestrare, Educare o Addomesticare un Pappagallo.
Il pappagallo becca, come devo rispondere?
Le beccate di pappagalli possono essere molto dolorose, sia fisicamente, sia emotivamente.
Se si riceve una beccata dal vostro pappagallo, la risposta immediata da parte di noi umani è quello di sentirsi tristi, arrabbiati e spaventati. La beccata conduce a punire il vostro pappagallo, trascurandolo e questo non fa che distruggere la fiducia e rapporto costruito finora. E’ importante rispondere in modo adeguato alla beccata di un pappagallo alfine di mantenere (o rafforzare) un buon rapporto..
Spesso la perdita di controllo di gestione con la mano è il motivo principale per i pappagalli per abbandonare la loro caratteristica di animali “domestici”. La gestione incorretta porta confusione nel pappagallo che tenderà a beccare e noi diventeremo paurosi e diminuiremo la interazione con loro. Il pappagallo diventa più confuso e propenso a mordere e così via. E’ essenziale che questo circolo vizioso di paura e confusione non riprenda con il rapporto che avete con il vostro pappagallo. E’ necessario trovare un modo per riportare la fiducia e confidenza con il vostro pappagallo nuovamente anche dopo una beccata. Per questo bisogna pensare alla situazione in modo positivo, e vi sarà più probabilità di successo. Il nostro comportamento deve essere coerente e prevedibile e soprattutto tranquillo!
Se il pappagallo becca pensare ai seguenti punti :
– la beccata era veramente diretta a me o c’era una causa di fondo?
Analizzate perché si è verificato . Episodi futuri così, possono essere prevenuti.
– non prendetevela con il pappagallo, dobbiamo essere responsabili per rendere il nostro pappagallo ad agio nel nostro ambiente
– non prendetela sul personale. Il pappagallo non se la prende se state via un week-end o vi viene a visitare qualche amico in casa o perché hai lavorato di recente. Queste sono spiegazioni umane che non sono da attuare sul pappagallo né che aiutano a risolvere il problema.
Se venite beccati non è necessario reagire con eccitazione od aggressività. Spesso questo rinforza solo il comportamento senza volerlo. L’approccio migliore è la fermezza e calma con l’aggiunta di un “no”. Uno sguardo di disapprovazione e con calma riportarlo sul trespolo o gabbia. Questo deve essere accoppiato immediatamente con il comportamento indesiderato. I pappagalli sono molto reattivi e un circolo vizioso può iniziare rapidamente, pertanto voi reagite in modo inappropriato e non fornite una direttiva (guida) , il volatile diventa più agitato e confuso. Punire il pappagallo porta solo a peggiorare la situazione in quanto gli uccelli non hanno capacità di comprendere un rapporto di causa-effetto complesso, basato sulle nostre emozioni umane. Il pappagallo non capisce che se fa qualcosa di sbagliato sarà punito nella gabbia, collocarlo e rimuovere giocattoli come punizione di aver beccato semplicemente non funziona. Il vostro pappagallo non capisce la correlazione. Porterebbe solo a distruggere la fiducia.
Non spruzzatelo con l’acqua, non colpite o bloccate il suo becco, non chiudetelo né riponetelo in spazi, non privatelo del cibo, non fatelo urlare, non tirategli le penne e niente percosse come forma di punizione. Per quanto assurde alcune di queste pratiche purtroppo sono state fatte! Queste tecniche possono solo fermare l’attimo della beccata ma distruggerà tutto il lavoro e fiducia svolto con il vostro pappagallo che sarà più aggressivo in futuro (oltre che sono pratiche di maltrattamento sull’animale).
Affrontare la causa specifica
Il pappagallo becca veramente? Gli uccelli usano il becco per molte funzioni.
Il becco è una struttura sensibile che consente al pappagallo di sentire ed esplorare l’ambiente (come per noi la nostra mano). Quando un pappagallo usa il suo becco su di noi non è necessariamente per beccare. Spesso un pappagallo tende a toccare, stringere prima delicatamente e poi più forte la nostra mano e le nostre dita. Se si tira via, è fonte di confusione e pertanto può essere recepito come un gioco divertente.
E’ importante permettere al vostro pappagallo di usare il becco per esplorare l’ambiente (che potrebbero anche essere le dita e la mano), ma se diventa questa esplorazione pericolosa o dolorosa, tranquillamente e in modo sicuro usate una parola “no” in modo gentile e fermo, in modo che termini la sua esplorazione. Se non è sufficiente potete tenere a portata dei giocattoli o una corda che sarà utilizzata per reindirizzare il comportamento del beccare, lontano dal corpo. Mai giocare con il pappagallo usando le vostre mani o dita (anche dei piedi).
Se non riuscite a reindirizzare il pappagallo ad un’attività più accettabile, potrebbe essere necessario permettergli di avere una zona , palestra, gabbia o trespolo dove giocare , una sorta ti spazio che chiameremo “time-out” dove sarà possibile una volta calmo, riprendere ed avviare nuovamente l’interazione.
Il “time-out” non deve essere utilizzato come tecnica di punizione. Deve rimanere unicamente un posto semplicemente dove permettergli di tornare alla calma.
Comportamento per eccitazione
Molti pappagalli piace giocare con nuovi giochi o con la persona. Purtroppo però molti pappagalli raggiungono un livello di eccitamento intenso. I cambiamenti fisiologici avvengono anche nei pappagalli. Il comportamento diventa frenetico e il pappagallo sembra essere fuori controllo. Qualsiasi interazione durante questi momenti si tradurrà molto probabilmente in una beccata.
In queste situazioni è bene dare il tempo al vostro pappagallo di calmarsi prima di interagire con lui.
Stimolazione ormonale
La stimolazione ormonale può diventare spesso nei pappagalli un movente per aggressione o un comportamento aggressivo. Spesso avviene in quanto si sentono minacciati, pertanto come in natura tendono a difendere il territorio (gabbia, giochi, trespolo, ..) come gli alimenti o anche il compagno umano (che può essere associato a qualcosa di proprio da difendere nel territorio).
Mentre un comportamento occasionale ormonale è naturale, il comportamento cronico può portare ad entrambi queste situazioni comportamentali.
Per questo è bene evitare di “indurre” questa stimolazione, e potremo farlo in combinazione :
– medicamenti (non li consiglio a priori se non prescritti dal veterinario aviare di fiducia)
Questo è il metodo più veloce per fermare il processo ma non dimentichiamo che è sempre un medicamento pertanto andrebbe usato solo in casi estremi
– eliminare i giochi, compagni o cose percepite dal volatile come compagni riproduttori (es. peluches, specchi, ..)
– eliminare tutti i comportamenti che possono indurre alla riproduzione ( strusciamento sulla mano, spalle, ..) e di accarezzarli nelle parti più sensibili (becco, dorso…)
– nidi o rifugi (o come tali percepiti) : asciugamano, scatola, ecc.
– materiale per la nidificazione: carta, giornale, fieno, paglia, ecc.
– alimenti (alcuni alimenti possono scatenare gli ormoni riproduttivi) : farina d’avena, cereali umidi, puré di patate, pastoncino all’uovo, e tutti i cibi morbidi e umidi , ecc. Evitate di imboccare il pappagallo o di alimentarlo a mano durante questi periodi
– luce : la luce gioca un ruolo importante nella regolazione degli ormoni. Purtroppo è complicato controllarla in modo efficiente per noi e il nostro pappagallo. Questo non significa tenere in luoghi chiusi o al buio perenne il nostro pappagallo! Optate se non l’avete fatto per una camera dove potrà dormire tranquillo ed indisturbato per almeno 10-12 ore al giorno (notte). Zona tranquilla ed eventualmente finestre che possano essere adeguatamente oscurate.
Paura ed ansia
Se il vostro pappagallo ha paura od ansia, bisogna cercare di determinare che cosa causa questa emozione. Si tratta di un nuovo comportamento? C’è qualcosa di nuovo nell’ambiente (foto, mobile, ecc.)? Nuova acconciatura di capelli? Nuovo abbigliamento?
Se troviamo la causa possiamo più facilmente risalire a come alleviare lo stato di paura. Possiamo praticare i primi passi e il rinforzo di fiducia sempre in un ambiente neutro dove lo collocheremo per riprendere la sua tranquillità e riacquistare la fiducia. A piccoli passi possiamo desensibilizzare il pappagallo sulla causa che provoca paura o ansia.
Se il pappagallo è in una situazione difficile di ansia o paura, discutetene con il vostro veterinario aviare di fiducia e magari anche in concomitanza con un comportamentista per trovare la soluzione migliore.