Parrocchetto alessandrino

Psittacula Eupatria - Parrocchetto Alessandrino

Psittacula Eupatria – Parrocchetto Alessandrino

Il Parrocchetto Alessandrino, conosciuto anche come Grande alessandrino, è un pappagallo di colore principalmente verde e originario dei paesi asiatici che si affacciano nell’oceano indiano. È molto simile al parrocchetto dal collare, se non per le suo dimensioni notevomente più grandi. Raggiunge infatti una lunghezza di 60cm grazie anche alla lunga coda, per un peso che si aggira intorno ai 250 grammi.

Psittacula eupatria

Grandezza: 58 cm

Età: può raggiungere i 35 anni.

Provenienza: India, Sri Lanka.

Colorazione: è un pappagallo di medie dimensioni con lunga coda. Il piumaggio si presenta liscio, generalmente verde. La parte superiore delle ali evidenzia una striatura rossastra, il sottocoda è verde chiaro. A 18 mesi di età inizia a sviluppare il piumaggio adulto, che si completa verso i 32 mesi. Nei maschi si sviluppa un collare nero e una banda di colore rosa sulla nuca, non evidente nelle femmine.

Dimorfismo sessuale: Nella distinzione dei sessi aiuta la differenza di taglia, maggiore nei maschi anche in tenera età.

Maturità sessuale: verso i 2-3 anni

Appendice/CITES: 2

Carattere: il grande alessandrino è il più grande pappagallo del genere Psittacula. Non troppo conosciuto e commercializzato, è invece un ottimo pappagallo da compagnia, buon parlatore oltre che molto bello ed affettuoso.
E’ un pappagallo sorprendentemente calmo ed affettuoso, il quale dopo un inizio timido con l’amico uomo, si lascia andare a momenti di affetto notevoli. Visto il grande becco e la notevole forza di esso si ricordi di fornire con frequenza rami freschi da rosicchiare, che creeranno importanti momenti di svago per il nostro amico. Risulta mediamente rumoroso, dal grido meno intenso e più profondo del parrocchetto dal collare.

Mantenimento: considerare per l’alloggio di questo psittacide la sua dimensione, che con la lunga coda è rilevante. Di conseguenza sarebbe decisamente meglio una sistemazione in voliera, con spazio di volo minimo sui 3 metri. Se non possibile la grandezza minima per la gabbia dovrebbe essere 80X60X70. Disporre nella stessa giochi in legno o rami da scorticare, al fine di lasciar esercitare il becco potentissimo di cui dispone. Se ben acclimatato può vivere tranquillamente all’esterno, sempre coprendo gli eventuali lati esposti ai venti, visto che il pappagallo in natura prospera in alcuni casi fino ai 1600 metri di quota, oltre che in aere urbane e campagne, dove provoca vari danni all’agricoltura indigena ed a causa di questo è spesso cacciato.

Alimentazione: alimentazione base dovrebbe essere composta per almeno il 70% da estrusi, cibi completi sotto l’aspetto nutritivo, che assicurano la salute del pappagallo e donano una speranza di vita decisamente più lunga rispetto alla solita quanto nociva dieta composta da soli semi.
La restante percentuale andrebbe equamente divisa fra la somministrazione di un misto semi per parrocchetti, frutta e verdura (mela, carota, tarassaco o dente di leone, patata lessa, zucchine, cetrioli, agrumi, mais, melograno, ecc). Importante integrazione alla dieta sarebbe la somministrazione di legumi lessati, qualche noce o arachide (naturale).
Nella stagione riproduttiva mettere a disposizione un pastoncino all’uovo,al fine di aumentare l’apporto proteico facilitando la crescita dei pulcini, ed integrando le forze della coppia genitrice nel periodo complesso ed impegnativo dello svezzamento. Lasciare a disposizione acqua fresca, sostituita ogni giorno.

Allevamento: in cattività la riproduzione si ottiene verso gennaio-febbraio, con probabili due cove l’anno anche se rare. La maturità sessuale si ottiene verso i 3-4 anni di età. La danza di corteggiamento dei maschi è spettacolare, con continui salti ed i

nchini verso la femmina, ali aperte con testa reclinata di lato. Il nido di legno le cui misure devono essere di ca. 35x35x50h cm (si consideri un rinforzo alle pareti) verrà riempito con qualche cm di segatura di faggio, dove la femmina deporrà dalle 2 alle 4 uova, che coverà per 28 giorni. Lo svezzamento del nidiaceo si ottiene intorno alle 10 settimane di vita, comprese tre settimane circa di imbecco esterno dal nido da parte dei genitori.

Facilità di reperimento in commercio: abbastanza facile.

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